Chissà quale oscura tristezza
alberga nella risata sfrenata.
nel sorriso fatto ostaggio
di una parvente facciata.
chissà quale pensiero vuoto
naviga tra le parole dette.
tra quelle studiate a tavolino.
nelle serate monotone e spente.
chissà quale velo di penombra
copre il quieto sentire.
dove le nostre nascoste lacrime
hanno ancora tanto da dire.