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Pubblicata il 31/10/2020
Passo di notte
dalle parti della tua casa/
e mentre si affrettano i miei passi/
alla tua soglia/
già mi pare di udirla/,
la musica prepotente dell’acqua/.
sembra che strumenti a percussione
campane tubolari/ xilofoni/tastiere,
si accalchino, si sovrappongano/si abbraccino/
ridano come bocche cristalline/
ma poi, d’improvviso,
sono tamburi, violenti come tuoni
che incupiscono lo spazio che ti è d’intorno./
gocce impetuose di cascate invisibili
ti rivestono le guance, ti coprono
l’abbagliante luce degli occhi,/
passano pennellate di bianco gesso
sull’arco della tua bocca/ seppellendone il sorriso.
mi fa paura quel clamore/
che non ha più niente di musicale.
mi ritrovo madida di acqua,/ che non è sudore,/
né lacrime, ma una cascata di liquido silenzio.
e mi perdo,/
entrando timorosa/
nel labirinto
della tua anima.
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Un cesello potente di rara capacità espressiva. Complimenti.

il 31/10/2020 alle 14:58

Sei molto gentile Eriot, grazie. Ciao.

il 31/10/2020 alle 19:09

Il timore è l'unico atteggiamento ,che si deve tenere per entrare in un'anima; sempre che sia possibile. Tempestosa. Ciao.

il 31/10/2020 alle 20:51

Visionaria, ciao Mitri.

il 01/11/2020 alle 08:13

Non possiedi un sentimento qualsiasi ti riconosco un esperta musicista che sorride e ama gli strumenti che ti riconoscono e ti vengono incontro, anch'io sono musicista, per questo ti stimo Ciao buona giornata

il 02/11/2020 alle 10:11

Come sei acuto, vecchio poeta. Grazie e ciao.

il 02/11/2020 alle 19:29
Rox

Versi potentissimi. Ne sono uscita scossa e madida anch’io! Grazie.

il 16/11/2020 alle 21:23

un testo che mi sta molto a cuore. Grazie per averla letta Rox.

il 16/11/2020 alle 21:27