PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/10/2020
vengo da un soffio.
da creta e sangue
plasmati insieme.
e sono un golem
o uno spettro.
un fiore di carne
destinato ad appassire
vengo dal nulla
e al nulla il ritorno
senza più (o senza mai) forma.
la carne è il desiderio
crudo e vivo di esistere
la sensazione non avrebbe
alcuna alternativa senza.
vengo da un orgasmo umano
da un connubio di voglie
da un incontro di brame.
e sono un'alchimia
o un gioco chimico.
ma ho dentro tutti gli dei
ed i demoni possibili.
la pelle è percezione.
gli occhi visione.
le ossa stabilità.
il resto è ombra e spirito.
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non so come definirla, sembra, in prosa poetica, un trattato di alchimia sapienzale medioevale, mi ricorda antichi trattati di medicina, di quel tempo quando i medici erano anche filosofi e la scienza tutt'altra cosa...è sempre un piacere rivederti sabyr, passa più spesso

il 27/10/2020 alle 22:26

Grazie Arturo, ho sorriso, mi sono immaginata in un laboratorio alchemico..non mi sarebbe dispiaciuto...Passo sempre volentieri di qui...

il 28/10/2020 alle 17:40