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Pubblicata il 16/10/2020
Milo è piccolo ed estremamente intelligente.
guarda con interesse e curiosità ogni cosa.
le formiche che marciano in fila indiana come soldatini in guerra.
le nuvole che si fermano, passano e ancora si fermano.
chissà che cosa avranno da fare?
guarda la mamma che, con metodo,
stende la biancheria appena lavata.
mentre il vento, dispettoso, scuote le magliette
che pare abbiano ancora voglia di correre.
milo si guarda le manine sporche
che ha immerso nel fango di una pozzanghera in strada,
e, come fosse inchiostro, con le dita ha scritto il proprio nome
sul muretto dirimpetto casa.
poi, come ipnotizzato, con la bocca aperta
ed un filo di bava che vuole evadere,
vede una grossa lucertola nera con dei puntini gialli,
sostare sullo stesso muretto, ormai cotto dal sole.
lei lo fissa come a dire: "Ciao. Piacere",
per poi schizzare come un fulmine
dentro ad una delle crepe di cemento nascoste dall'erba alta.
"Milo". "Miloooo". La mamma, rientrata in casa, lo chiama e lui,
senza distogliere lo sguardo,
cammina lentamente all'indietro proprio come fanno i gamberi,
anche se ancora non lo sa,
e zitto zitto varca la soglia di casa
mentre la calura pomeridiana lascia il posto
ad una leggera brezza estiva,
che abbraccia la sera per portarla a ballare.
ma questa è un'altra storia che vi dovrò raccontare...
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Da bambini si scopriva un mondo pieno di piccole grandi meraviglie... Mi ci ritrovo nel personaggio di questa bella storia. COMPLIMENTI

il 18/10/2020 alle 00:06

Grazie infinite Zacchete. Sei molto gentile. Piacere di conoscerti.

il 18/10/2020 alle 00:22