Regalami Andrea
stanotte
altro dirti non voglio.
dalla sua gola si leva un ruggito
e corre nelle praterie
come una falce di luna
su un cavallo imbizzarrito.
parla da solo, nelle tenebre
ripete una cantilena senza fine
volo sopra la sua testa
la accarezzo con la mia ala
e mi poso tra le sue dita.
e poi lui se ne va
camminando lentamente
in un paesaggio desolato
portando con sé i suoi capelli.
il suo passo leggero
risuona nella mia splendida notte
notte di luna piena
il mio cuore è il suo tamburo
lui lo percuote con gli occhi chiusi
il vento gli agita la chioma
e la sabbia porta via le sue note.