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Pubblicata il 11/10/2020
Può capitare, e a me è capitato,
in un'ora indefinita che finisce e comincia,
che uno strappo ti strappi alla tua esistenza.
che lentamente, con costanza e pazienza, ti eri creata.
e dalla ferita poco sangue, molta rabbia.
che se avesse mani da gigante strozzerebbe il mondo.
e se avesse voce penetrante urlerebbe al mondo.
l'uomo immondo che ti ha mondata
mandata lontano da quello che eri.
in una nuova era di denuncia.
di coraggio.
della forte debolezza un saggio.
e a testa alta mi devono vedere
che nulla ho da nascondere.
né ori da fondere.
né sogni da infrangere.
colpe, colpevoli solo di sentirsi in colpa.
per non aver reagito all'istinto malanimale.
nell'istante stesso in cui si è compiuto.
e le mie lacrime non hanno il rimpianto
di non aver annegato i miei occhi,
che ora vedono più lontano
di chi non mi è più vicino.
perché donna è il mio nome.
e consapevole il mio cognome.
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Bella!

il 14/10/2020 alle 23:03

Ti ringrazio per avere apprezzato, Francesco-x. Piacere di conoscerti. Serena notte.

il 14/10/2020 alle 23:07