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Pubblicata il 08/10/2020
Meravigliosi giorni mannoli
di accediosi ferbìoli
con fermida volsana,
e a bioli bioli
ferchiettano cento minili.
li vedo, loro, imbidiosi,
e sanno che se pianchettano
la bietta gimola
si miegiolano nella bisacchia
del mantocedine
fino a strozzarsi.
ma,
cimeniando nel tempitardio,
mi aggugnavo in un lago
bavioso, liccito,
che quasi lasciava
un labbio giallino
tra tante trecciole bamìole.
non posso stare qui,
lascio questo miugio
pallido e micito,
andrò nelle culle lontane
divermiose, cutanti,
dove volaggini e fuletti
non vi gruciolano attorno
come cimmiegiole affamate.
lascio tutto fiugio,
senza troppi londicini
che mi possano linermiare
a poco a poco.
vado a cercare
giorni giannievoli
e privi di rigiole brune
e ombrose,
con tante velle viondane,
con mille e mille pasecce,
e con tante miellole.
che belle
queste mute giorlìe
di un antico ricordo,
di meravigliosi giorni mannoli
e piccole fumìe.
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