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Pubblicata il 03/10/2020
Da tempo vivo vite non mie
ogni notte vado alla ricerca di ogni tormentata esistenza
e la faccio mia, perché è nella sofferenza che mi piace vagare
su quel dirupo che è adrenalina per il mio cuore
troppo avvezzo alla misericordia.
da tempo il viver mio è diverso, ogni giorno
non è mai uguale, così come il tramonto mi ridona pace
dopo il tempo passato a riflettere su ciò che è uguale
nell’infinito cammino fatto di azioni involontarie
in profetiche vite ai margini di quel che noi chiamiamo progresso.
no non amo il vivere in quella semplicità
fatto di apparente indifferenza, ma che cela in sé
la paura di affrontare il passo in ogni percorso quotidiano…
non tutti amano pensare a chi rimane indietro
e di fatto cancellano il dolore o la compassione
dal proprio vivere, come se tutto non appartenesse
a ognuno di noi, che non siamo che l’altro
ma solo visto da altra latitudine o angolazione.
da tempo faccio visita a me stesso che vive in chi incontro
su vie assurde di disperazione, dove una sola parola
può fare la differenze e una carezza salvare una vita…
vivere, diversamente vivere per ciò che ancora mi è concesso
da chi come me visse una vita non sua
ma anticipatamente indicata da un padre
che nel figlio vide la salvezza fra le macerie di altre vite
vissute nella dissolutezza di un tempo senza amore.
da molto vivo una vita non più mia
seppure ne abbia ancora una propria da vivere,
forte è in me il dare senza nessuna scusa
se non la mancanza di una preghiera
troppo a lungo dimenticata sui margini di una buia via
dove si conclude ogni percorso fatto di opere concrete
e non pensieri astrusi nel domani…

© Saverio Chiti settembre 2020
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