PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/09/2020
L’antico orologio ha un volto severo,
mi ricorda un vecchio saggio,
mi osserva impassibile, indifferente,
mi fa meditare mentre ascolto Chopin
nell’intimo del mio lento respiro.

il perpetuo movimento delle lancette
trascina e consuma ogni sostanza.
riconosco i tre stati del tempo
uniti e distinti con me e contro di me.

il tempo, l’unico dio vivente,
il solo che ascolti le suppliche,
più umano dell’uomo stesso.

e’ dentro di me e io sono
la sua dimensione, la sua estensione complessa.

presto sarò il paradosso.

a priori o a posteriori
viaggio nel tempo.

e’ il modo per dimenticare me stesso.
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