...L' Eternità può attendere...quel poco di Luce sarà sufficiente per vederti ancora...
Oltre la profondità del testo e del sentire sottostante mi colpisce, chissà perchè, quell'avverbio: ancora. Genziana, hai raggiunto l'apice già da un pò. Ora, se accetti un suggerimento, fossi in te proverei a disarticolare la forma ed alterare la consecutività logica. Procederei per associazioni libere del tipo: "se cambierà per te nascerò ancora/per il tempo rimasto cura sarò/niente più come te", oppure: "ora conterò cento, piano/mi volto, non c'è più ritorno". Ne saresti capace.
L'ho letta più volte, che dire, a me piace tantissimo così, bravissima!!!
Testo imperturbabile! Perfetto, Sinuoso! Senza pecche o macchie! Lapalissiano!
A chi o a cosa è rivolta questa "eternità" è secondario rispetto alla dolcezza con cui l'hai espressa. E'vero quello che dice Ancident, quell'"ancora" è il fulcro della leva.
...Cara Genziana, in verità non è stato Ancident, come ha scritto Eriot, a mettere in evidenza quell' "ancora"...rari nantes in gurgite vasto...
Quando leggo la tua "Eternità" mi soffermo sempre sul quarto verso della prima strofa. Mi piace così: "Vorrei trattenere tra le mani", senza virgole. Sarà perchè non amo particolarmente le virgole...
...Cara Genziana, ti ringrazio dell' attenzione che mi riservi...ne sono lusingato...