PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/09/2020
La tua voce lontana
rimasta a lungo nel canneto
a tempo debito inchiostrò di rosso
il letargo dei papiri.

Riemersa a galla
aveva le ultime uscite
crivellate di buchi
ed in un'angusta pergola
sotto il tuo arenato diaframma
fu trovato un nido
di giovani topi.
Una piccola sorellina
era morta, e per lei,
quella passata lì
era stata una bella gioventù.

Adesso la tua voce
ristagna sotto vento
ed io spero solo che il kerosene
che impregna questa palude
possa coprire
il lezzo acuto di voi dormienti.

L'altra notte ho udito
il latrato di molti cani
allungati qui attorno.
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (7 voti)

Un'altra terra, stesso dramma di altre terre. Una morte per milioni di morti, questa eco senza rancore è un tributo malinconico, a tratti fatalistico, a tutti questi esseri.

il 21/09/2020 alle 17:47

"così è scritto" ti risponderebbero quei milioni di voci spente. La stessa risposta l'avresti da milioni di voci ancora vive.

il 21/09/2020 alle 18:31