Il Borgo antico violato
il guizzo di un Muggine impaurito
che semina il panico nel banco di pesciolini,
il fuggire dei granchi esposti al Sole,
che si intrufolano nelle loro tane,
acqua di mare incolore tale la sua limpidezza,
alghe verdissime sui variopinti anemoni rossi e gialli,
stelle marine che camminano sui sassolini della ghiaia,
lucidi e coloratissimi arrotondati dal tempo,
di fianco a spinosi Ricci di mare e Patelle semiaperte.
questo è lo spettacolo che vedevi tra gli scogli,
quando scendevi dalle scalette del mio Borgo antico,
nell’età dell’infanzia,
quando i ricordi rimangono nitidi per tutta la vita.
così come se si eliminasse i bellissimi giardini ad un palazzo reale,
il mio Borgo Medievale è rimasto privo del suo stupendo “giardino”.
ora quando si scende dalla scaletta del mio Borgo antico,
solo il guizzo di cartacce sull’asfalto mosse dal vento.
la bellezza naturale delle cose,
soccombe alla cupidigia umana,
che segue solo la bramosia del suo essere,
violando ogni cosa.