Luci d'incanto
si posano forestieri
pensieri notturni,
che sanno d'arte profonda
di sogni variopinti,
allontanandomi
dall'ideale del puro pensiero.
fenditure nella memoria,
ombre di un mondo scomparso.
fantasmi della mia follia,
dolci carezze al crepuscolo,
le mie dita che pungono le stelle
mentre piano spariscono,
tutto questo, sono, sotto le mie
palpebre.
finché granelli d'oro mi
costellano gli occhi
ed un sole , gracile ,
sgorga dalla bocca
del cielo.
entro nel mondo a piccoli
passi, lascio una stanza
dalle pareti di cristallo,
da dove lente si offuscano
creature mischiate a sospiri.
qual'è la vera mia essenza?
cio' che sono?
cio' che sogno?.
io sarò sempre il mio dominio,
ma la volontà, spesso
s'inchina, alle chimere
dei sogni.
tony Orlando.
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