PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/09/2020
Con un tatuaggio sulla destra
di foggia orientale
veleggiavo per le contrade
larghe o strette che fossero.

Il verde non assumeva mai
l'alito dell'acqua marina
ma comunque ero presente
in ogni dove
perchè ci fu un tempo brevissimo
in cui la mia materia
si coniugò col tempo
e con la tua velocità
raggiunse la scala del'infinito
o così mi parve.

Ora la mia piramide nasale
mostra due contusioni escoriate
e la guancia destra
sulla quale si soffermò a lungo
il tuo alito notturno
evidenzia una soffusione ecchimotica
più evidente a livello zigomatico.

Quando ti accostasti
per la prima volta a me
le mie rime labiali
non erano pallide
e la lingua non mostrava
segni di morsicatura.
I denti tutt'ora sono presenti
ed in buone condizioni generali.

I genitali esterni
sono quelli di un soggetto adulto
di sesso maschile
e non presentano anomalie.
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Un'auto-autopsia dove il patologo e il corpo sono le due facce della stessa medaglia. Forse il quid sta nello spessore della stessa.

il 03/09/2020 alle 22:09

Dove germina la poesia? Questa è la domanda che mi pongo dopo aver letto i tuoi versi dove la poesia sembra insinuarsi in luoghi troppo stretti e freddi.

il 04/09/2020 alle 08:19

Eriot. credo anch'io che lo spessore della medaglia sia importante. Mai ridurla ad una condizione di trasparenza. Vincent, riguardo agli ambiti di quella che tu (nei miei confronti) definisci ancora poesia, beh, ti dico: ricordi quella pubblicità in cui si afferma "ti piace vincere facile, eh?" Per me i fim americani anni '50 sono tramontati da un pezzo.

il 04/09/2020 alle 13:25