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Utente eliminato
Pubblicata il 23/08/2020
premessa

Il seguente testo trae in parte ispirazione da una scena che mi ha particolarmente colpito del Film "Il sorriso", del 1994, per la regia di Claude Miller, protagonisti Emmanuelle Seigner, Jean-Pierre Marielle e Richard Bohringer.

Le parole della poesia sono assolutamente mie, ad eccezione della frase "il solco delle tue natiche è il sorriso della mia vita !", pronunciata da uno dei personaggi del Film sopra citato, e proveniente da una canzone di Paolo Conte.

Anni or sono,
nella Francia bella e spavalda,
in un bizzarro Luna-park
fingendo di vagare,
con passo di Pantera Rosa
verso uno spettacolo di spogliarelliste,
il cui manifesto all'ingresso avevo scorto,
guardingo mi diressi,

in un gruppo di sporcaccioni
miei simili ritrovandomi,
anch'essi d'esser lì per caso,
magari incustodito lasciando il nipotino,
pateticamente simulanti,

e tra le belle ragazze,
sempre più delle loro grazie generose,
una ve n'era assai più fine,
di bellezza sensuale ma delicata,
dolce il volto e gli occhi malinconici,

alla quale trasognato
si rivolse l'imbonitore dell'esibizione,
che più che ruffiano,
sin dall'inizio mi parve mentecatto,
con testuali parole :

"il solco delle tue natiche è il sorriso della mia vita !",

E v'era nel suo sguardo e la sua voce,
che bella mi parve,
tal sincero accento
di trepidante ammirazione
verso la leggiadra fanciulla,
di cui pensai fosse
senza speranza invaghito,
che in lui esclusi
qualsiasi concupiscenza o turpitudine,
che come fitta nebbia,
fra il pubblico aleggiavano.

E di costui mi rammento,
or, che fra disdicevoli immagini navigando,
la strana foto mi sorprese
d'un giovanotto a ginocchioni,
con disperazione più che libidine
ai glutei fortemente abbracciato,
non belli ma meravigliosi,
com'opera d'arte di sconcezza privi,
d'una snella, sinuosa fanciulla,
che di spalle eretta si mostrava,
gli occhi del costui
socchiusi e addolorati,
con tal struggente effetto
che come folgore dal cielo
mi colpì la Rivelazione :

ecco alfine, più che la pittura,
la nitida radiografia della mia anima
di perfetto coglione,
dalle belle donne,
come forte inebriante vino,
copiosamente tracannato,
senza vergogna inebetito !
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