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Pubblicata il 18/08/2020
Nella trasposizione del verticale
sul piano orizzontale
lontana è la pace
e perso è l’equilibrio
il corpo in caduta libera
cerca un appiglio
a nuove prospettive
per vecchie idee
mentre uno spicchio di luna
immerso nel secchio
nero della notte
guarda
se ne fotte
spegnendo stelle
e spargendo
semi di sole
salati in superficie
da succhiare e sputare
per dimenticare
i figli unici [Ossessione e Amore]
della nostra unione
lasciati
sul ciglio del baratro
a far solchi con l’aratro
per seminare vento
e raccogliere tormento
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un universo nero senza speranza, nessuno spiraglio in questa poesia che ha il fascino della verità

il 18/08/2020 alle 20:40

Grazie Arturo e grazie Genziana, per il tempo dedicato e le vostre interessanti interpretazioni.

il 19/08/2020 alle 02:40

Molto bella e ben scritta, con gocce di pessimismo realista che non guastano.

il 19/08/2020 alle 12:05

Grazie Eriot per la lettura e il commento. Sino a quando sono solo gocce va ancora bene;)

il 19/08/2020 alle 16:47

Eloquenti quanto intelligenti versi, dettati da una profonda voglia di vivere al meglio ogni istante! Saluti da Morris.

il 19/08/2020 alle 19:39

Sir Morris benvenuto tra le mie pagine con i tuoi acuti commenti. Buona serata.

il 19/08/2020 alle 19:44