Siamo cresciuti insieme
lui selvaggio e senza cure,
più alto e robusto
mi ha superato con il suo fusto
lo guardavo dalla finestra
le fronde rivolte al sole
il fruscio delle foglie come parole
chinava i suoi rami gentili
mi proteggeva dalle polvere sottili.
portava il respiro e la saggezza
della Natura,
che va rispettata
finché dura.
ma "salviamo il mondo'
sono parole a caso
tanti non vedono oltre
il proprio naso
cosi iniziarono i lamenti:
"E troppo alto, sfiora i tetti
porta i topi, porta insetti
troppa ombra, si piega al vento
le radici rovinano il cemento
chi garantisce che è sicuro?
e poi sporca i balconi"
queste furon le ragioni
sacrosante,
così fu un crac straziante
per me atroce
la natura grida senza voce.
resta la nuda strada e qualche rosa
sotto casa.
quarant'anni è vissuto
e come niente
fu abbattuto.