Insonne,
zoppicante tormento
il senso della vergognosa colpa
che si vestì di foglie di fico
si attorciglia come serpente
in menti che annaspano in liquor
grigio di falsi miti pervaso
di falsi eroi denso
di taciti accordi ignaro.
in sabbie mobili scivola
sordo e cieco
in giochi di prestigio
di illusionisti antropomorfi
che si proclamano filantropi.
scrollati come cagna zuppa
le lacrime di fangoso stagno,
che t'i inchiodano, ti seppelliscono,
ti circuiscono,ti soggiogano,
scrollati la favola
del sequestro
la legenda dell'innesto
che tutto giudica
e quel che perdona odora
di frusta e sangue