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Pubblicata il 06/08/2020
Gioia interdetta; un respiro troppo fioco
da poter riempire questi violini danneggiati.
un Mondo oberato in una inestinguibile
festività, il suo fine è insito nel suo stesso
principio; si sta solo applaudendo l'ovvio.

e Tu, che alla ricerca di qualcosa vai,
limitato dalle radici terrene, ancorato;
come non vedi i tuoi passi tumulati
nello stesso letame procreato dal simile?
stenditi e attendi la rivincita del già Morto.

un etere degno di questi strumenti riposti
nel lontano angolo delle nostre memorie
più remote, e represse; ci attende
da qualche parte in questa sconfinata area
ansimante, in cui la vita si ferma, d'improvviso.

lì abbracceremo le stelle, incandescenti, prostrati
nella coltre saturniana della nostra anima;
in balia delle onde, e del vento caldo
che ci rammenterà l'ossatura dei nostri dubbi
e delle certezze; vittime di questa gioia interdetta.
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riflettere sulla vita che si ferma all'improvviso...è il ragionamento di chi conosce il senso della vita e tu in questi versi sei l'ispiratrice... di una gioia interdetta. piaciuta molto!

il 14/08/2020 alle 15:13

eclisse, sempre molto gentile, grazie!

il 16/08/2020 alle 09:43