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Pubblicata il 08/07/2020
Vago di notte a cogliere le stelle
dal prato nero e immenso del mio cielo,
nel cavo senza fine del mio braccio
occhieggiano corolle di galassie
e margherite piccole di stelle,
grandi quaranta volte quanto il sole;
poi torno, sollevato, verso casa,
immaginando quanto sarà bello
quel mazzo nel cristallo di Boemia
della mente.
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Bellissima

il 09/07/2020 alle 06:39