Menenio Agrippa Lanato
menenio Agrippa fu patrizio e senatore
È passato alla storia per essere quell’oratore
che durante la prima grande secessione
sul colle Aventino della popolazione

intervenne per far fare la pace
tra i patrizi e i plebei che erano in croce
gli uni contro gli altri schierati
per i diritti che erano mal distribuiti

la plebe rivendicava più di qualche cosa
ma invece di iniziare una guerra pericolosa
si era ritirata sul colle e si rifiutava ancora
di lavorare e di essere sfruttata a ogni ora

menenio forse non era il più grande oratore
ma ci voleva molto coraggio in quelle triste ore
ad affrontare la grande plebe arrabbiata
lui era sicuramente la persona meno odiata

conciliante, tranquillo, molto ragionevole
salì sul colle con il fare più arrendevole
e si mise a spiegare al povero popolo sfruttato
che era un suicidio ribellarsi al patriziato

“se le mani non portano il cibo alla bocca
lei non mangia e la debolezza poi la blocca
ma più il cibo non arriva al corpo così poi
anche lui muore e così gli arti che son suoi”

così spiegò Menenio a tutte quelle persone
“voi avete comunque bisogno di un padrone
ci vuole un gruppo esiguo che amministra
e solo all’apparenza con le tasse ingrassa”

la plebe capì l’allusione e ritornò a servire
ma anche i patrizi cominciarono a capire
che la corda troppo tirata prima o poi si spezza
ed è molto più difficile poi metterci una pezza

i pochi abituati a fare le leggi e a gestire
col tempo tendono se stessi a sopravvalutare
a ritenersi immuni da responsabilità e privazioni
e considerare gli umili come stupidi accattoni

si è un solo corpo sia nel bello che nel brutto
e se nell’abbondanza pochi hanno più di tutto
in periodo di crisi poi tutti devono ridare
soprattutto chi ha potuto tanto accantonare.