PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/06/2020
Dovrei chiederti in ginocchio scusa
per essere nato.
che vuoi farci, un caso predestinato.
noie e fastidi.
dalla culla prorompevano
vitali vagiti.
e turbavano il tuo sonno.
il sonno del giusto.
il piccoletto cresceva
e si ammalava.
imparava a camminare e giocava.
quante cose osava!
ora il vagito
è idioma forte e comprensibile.
non esige acqua o latte.
urla,senza indugio
alla tua innata perfidia.
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