Questa terra omai sembra infernale buio
su' orrendo slancio, uni pransi mali
con paura, mia morte guato e muoio
e dinanzi 'l diavolo, soffro i cali
di mi'anima piena d'onta assai solta
mainò solleverò né con l'ali
ed il diavolo grida: "Mente sconvolta!
io ti distruggerò, ti darò doglia!"
pella ferocia, aleppe ha la voglia assolta
nell'inferno, il vanto fuoco che toglia
la divinitá del spirito o del frale
soddisfa, poi, l'oscene disianza e voglia
i frutti marciscono mentre 'l mal vale
e lui non sarà fermato così presto
allorché i alberi, l'omo tuttora assale
il ardore ribello dell'lagne è lesto
guari 'nfocato quando è molto caduto
nell'omo senza valore buon quinci desto
e qua rimango, acciò non starei perduto
imperocché l'inferno ha dedali a iosa
ivi, sovente c'è leteo accaduto
v'ho causato brividi nell'uopo di cosa
appieno spaventosa e testeso apposta
all'una ima perfidia di bizzia sozza
ma 'l inferno sta vi per far sovrimposta
la matta tristezza sull'omo malato
dovrò dir ch'i' cordoglio poi se l'accosta
e la rabbia è in un gorgo com' i' colto afflato
del duolo nella grotta d' incubi tremendi
ch'i' diavolo fa più aspro col fante irato
ratto che la schievezza al bene che pretendi
tutte le cose belle si dileguano
e fiso, i sconci mali vanno stupendi
uccider l'omo, 'l mondo e quei che campano!