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Pubblicata il 18/06/2020
Noi due sorpresi dal sorgere del giorno,
in quel vecchio campo,
non era illuminazione,
no, era solo un abbaglio.

È solo una strage di passaggio,
è la notte che muore,
s'accatorcia su se stessa nell'oblio e nell'estasi dell'alba, muore,
muore collassando su un paletto conficcatosi nel suo cuore per pietà,
si tinge rosso all'orizzonte.

lontano, nell'affogare del buio,
in mezzo freddo siderale
dei "fu un tempo",
una supernova senza nome,
senza volto implode,
lascia un buco nero nel ricordo:
è solo una strage di passaggio
a cui ripenso
con tutto l'efferato affetto
che ha la terra per la grandine di maggio.
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Molto gentile, a presto

il 19/06/2020 alle 10:07