Anacleto era un omino cagionevole
basso e magro dal carattere arrendevole
lavorava, ma i suoi modi erano lenti un pochino
e da tutti era stato nominato “pianopiano”
tra i coetanei era deriso e un po' scartato
e lui che era volenteroso e misurato
del suo isolamento non si lagnava troppo
solo gli doleva di non avere moglie, purtroppo
ma nel giorno della processione al santuario
lontano dal paese insieme allo zio Mario
conobbe Tea, alta, la più bella delle ragazze
e in poco tempo con lei convolò a nozze
fu un matrimonio felice per i due sposi
ebbero tre figli maschi assai graziosi
tutti alti e forti come la mamma Tea
sempre affaccendati sopra a questa terra
e i paesani stupiti del grande mutamento
e invidiosi di Anacleto in ogni momento
i tre giovanottoni vivaci e alla mano
continuarono a chiamarli “pianopiano”.
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