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Utente eliminato
Pubblicata il 08/06/2020
La mia vita,
circondario di risaie,
nel mezzo pianto il bastone.
nel lasciare il primo sasso,
la rana gracchiando saltella,
sembra sapere dove cadrà la seconda,
nel mentre il primo chicco si schiude,
poi gli altri
e la terra si tinge, emporio d'insetti.
nell'afferrare il secondo, il bastone vacilla, si flette
fedele strumento, ferisci,
si posi l'airone.
È però la volta del ratto,
mi libero dell'ultimo sasso,
cammino, pugnalo, tingo di nero.
ma il fango rappreso mi blocca,
ora di fibre e di carne son fatto.
io stesso pianta e le mie lacrime chicchi,
e vino il mio sangue
i primi gradini del cielo troppo cari sono alla terra
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