Poesia molto bella!... Non chiedi molto al mare ("... conchiglie / stelle di latta / barattoli vuoti / e corone di paglia…") ma quello che lui, purtroppo, ci restituisce è la vergogna dell'Umanità, capace soltanto di uccidere e distruggere.
La Poetessa consapevole, ovviamente, della propria natura umana rivolge una preghiera al mare regno di Poseidone… sembra essere quasi paga dell’ attenzione del mare...infatti gli chiede dei doni semplici che potranno colmare, forse, la propria inquietudine...nondimeno sembra avere un ripensamento e supplica nuovamente il mare di concederle di scendere nella profondità degli abissi dove vorrebbe riprendere la propria anima...la metafora finale ostentata in modo stupendo riprende e compensa la richiesta precedente dei doni... l’ inquietudine del vivere qui risalta in modo evidente con l’ immagine di quell’ anima compressa ed oppressa dalle stesse viscere...è evidente che la condizione umana nel corso della vita di relazione è altalenante in un susseguirsi di stati d’animo esaltanti con altri che sprofondano nel buio degli abissi marini...la Poetessa ci ha condotti saggiamente con questi suoi versi ad esplorare il mondo che circonda la nostra anima mortale e di saper apprezzare il dono di una semplice conchiglia che può illuminarci e poter così sorridere nuovamente all’ avventura della vita…; ad astra per aspera...
Basta attendere il mare ideale, Genziana! A Luglio, è più caldo! Molto bella davvero! Bravissima!
sei irraggiungibile.. Nettuno sta cercando te per gli abissi... disperatamente... e molto probabilmente, stordito dal tuo fascino di parole e mente... si e' perso nei suoi stessi mari.. praticamente ha perso la bussola... complimenti e' solo una gioia leggerti.. grazie