Tacita allievo,
chetati
non recitare le tue preghiere,
mordi le labbra nei falsi auspici,
per te ogni giorno è martedì grasso.
bevi avidamente dal cranio del sordo mulo,
le fiere faranno del loro scherno un pulpito
radicato nella riluttanza.
solo nel fecondo silenzio timide onde busseranno
al tuo castello fatto di sabbia