Innocenti cadaveri schiavi dei cipressi sotto gobbe di terra consumano la loro gloria bevendo il vino dei morti.
i vivi innocenti schiavi dei ricordi sotto le mascherine consumano i loro sorrisi come gessetti sulla lavagna.
e poi quelli che non sono vivi né morti camminano in punta dei piedi
sui marciapiedi della poesia.
ma io che non appartengo a nessuna categoria
ecco!
rimarrò una pagina bianca
su uno scrittoio di fuoco.