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Pubblicata il 16/05/2020
Blasfemi abbagli

scorgono gli occhi di sera
tra gli abbaini astratti
sciamare come lucciole l'ingenua
candida
polvere mistica di verbi corrucciati
a disprezzo di mani dalla fuliggine sporcate

lievi stelle ascoltano aprirsi
serrature di stanze dalla dolcezza dilaniate
agguati
da gestirsi pallidi, più che blasfemi abbagli
di cosiddetta Poesia

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soffusa di malinconia come mai ho notato in te, quasi sussurata, bella, bella davvero

il 16/05/2020 alle 12:36

Blasfemi abbagli i corrucciati verbi, che diventano poesia. Ciao.

il 16/05/2020 alle 14:38

Interessante testo che trova la suapunta nell' "... l'ingenua candida polvere mistica di verbi corrucciati…" ;-)

il 16/05/2020 alle 18:51

Arturo/ durante una interrogazione di italiano il prof. Mi chiese cosa era per me la Poesia ...ricordo che risposi" entrare nella tristezza degli altri e uscirne consolati"...e quando quello stato d,'animo è il nostro? No non mi fu chiesto ma lo chiedo io

il 18/05/2020 alle 15:40

Mitri/le parole si trasformano e sembrano farsi ostili talvolta come mostri trasparenti pronti a dilaniarci...e allora forse sarebbe meglio non scrivere.Uffa come sono pesante oggi,desculpame.Un sorriso

il 18/05/2020 alle 15:44

Guga/ ti ringrazio e saluto perché oggi scrivo solo cavolate:-(

il 18/05/2020 alle 15:46

se lo chiedi a me ti rispondo "entrare nella tristezza degli altri e riconoscersi"

il 18/05/2020 alle 18:57

Arturo/ forse era ancora a me che lo chiedevo e forse avrei dato la tua stessa risposta

il 03/06/2020 alle 01:42