Mirko scrivi qualcosa anche tu. Perché ridi? Le tue mani non servono soltanto a farti le seghe. Non sai scrivere? Mi ricordo che alle medie facevi dei bei temi, ma eri più bravo a bucare i copertoni delle auto dei professori, lo so. Scrivi qualcosa di rustico, fai finta di radunare le tue galline quando alla sera sopraggiungono le volpi. Perché ridi? Oppure fai finta di fare il pane, ma al posto della farina ci aggiungi le parole. Prova.
sei ostinato però…il tuo vino fa schifo sappilo, ma versa ancora un bicchiere che devo trovare un modo per costringerti a scrivere.

e Mirko scrisse totalmente sbronzo.

mi piace l’erba e rubare la clorofilla che si specchia nel pozzo che ho costruito usando il compasso dell’immaginazione. Anche se verrà la siccità, è verrà sicuramente, non mi illuderò di essere coraggioso, ma prenderò un bicchiere e farò un tondo con la matita, e là mi specchierò, con il mio pensiero erbaceo.

non male Mirko, hai visto? Hai fatto il tuo primo compito seduto sulla botola del tuo pozzo.
dividiamoci questo ultimo mezzo litro, che dobbiamo aspettare che tu smetta di piangere.