PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/05/2020
Andammo alla gravina,
fin dove le ginestre
sguainavano l'aprile
al grigio;
e tra le righe delle spighe
all'orizzonte
scrivemmo sonetti
di corse lievitate.

sì, che i penduli capperi
tra le muffe avvinti,
schioccavano di fianco al nulla
grappoli di gioia audace;
e tra il ginepro astante
e l'erica abbozzata
ci parve il cielo danzar
di nubi e cirri.

e il primo arcobaleno
tra le nostre labbra
fu quel color di bacio
chiudendo gli occhi;
d'alloro e timo e mirto
l'argilla ebbe desìo
e sul calcare nudo
fiorì l'amor di un rio.
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Un abuso di tronche che appesantiscono una bella poesia… Perché?... ;-)

il 01/05/2020 alle 14:03

Perchè ? Anzitutto perchè quando scrivo è sempre di getto e rarissimamente modifico i testi e, sinceramente, non è tra i miei pensieri in quel momento badare a quante tronche scrivo. In secondo luogo , nel mentre la scrivevo di getto , avvertivo di dare fluidità al testo e le tronche presenti siano funzionali a questo . Specie la prima troca in cui avrei dovuto scrivere " fino a dove " , anzichè " fin dove " ma in tal modo davvero la fluidità del testo sarebbe stata , a mio modo di vedere , inficiata. Ti ringrazio comunque della tua riflessione .

il 01/05/2020 alle 14:22

bellissima com'è!

il 24/10/2020 alle 19:11

Il tuo cuore canta!

il 30/11/2020 alle 08:56

Grazie a tuti voi per le vostre riflessioni ed emozioni. Vi sorrido

il 11/12/2020 alle 10:30

Son queste le poesie che vorrei scrivere. Bravissimo Cantico. Serena giornata.

il 10/04/2021 alle 10:49