nihil semper nihil
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ho fatto un pacco
di tutte le cianfrusaglie
e le ho rispedite al mittente
“... strappare i vestiti alla terra violentata
“farfalle impazzite arrampicate sui muri
“universi e galassie ruotanti nel sangue dei vecchi
“asfissia d’un vestito color principe di galles
“inganni dagli occhi di gufo per spogliare la notte...
e un mucchio di altra paccottaglia
raccolta in milioni di milioni di versi
d'interminabile gestazione.
oggi non ho voglia
di svegliarmi
ed affrontare i guizzi dei nervi aggrediti
di alzarmi
e barcollare in attese lievitate di notte
d'interpretare telegiornali
che raccontano paradisi infiammati dall’odio
di spendere al mercato
per saziare i digiuni che trafiggono la mente
di cucinare
nella speranza che il pane diventi ragione
di ascoltare musica
note di piombo in pentagrammi di fuoco
di rifugiarmi al cinema e respirare
pulviscoli di menzogne su poltrone disfatte
di ubriacarmi
di interminabili luminescenze
o tornare a dormire sul divano
per non avere voglia di svegliarmi.
soprattutto
non ho alcun desiderio
d'improvvisare poesie.
guga
(2011, febbraio)