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Utente eliminato
Pubblicata il 18/04/2020
Potesse ancora schiudersi il cielo
ai miei trasognati occhi
di quieto gabbiano,
per planare pressochè silente
debolmente espirando
appena percettibili,
tenui, malinconici afflati,
alto sulla piccola casa
dove dormi serena,
timoroso di turbare
dolci sogni
in cui volti d'altri uomini
sorridono radiosi,
accendendo di gioia
il tuo tenero cuore,
granitica roccia
contro cui senz'astio
s'infranse il volo dei miei sospiri,
ora,
che le ali leggere della fantasia
la gravosa zavorra dei lunghi anni
inchiodate ha alla fredda terra,
sotto la quale
più non covano invisibili braci
repente con vigore fiammeggianti,
che il mio petto illanguidivano
di disperato ma mai vano
amore per te lontana,
penetrabile alle menzognere illusioni
nutrite nelle viscere dell'anima,
in diversa guisa ignari entrambi
dell'onirica, fallace, patetica
traiettoria del mio avido cuore,
nell'azzurro lago
dei tuoi timidi occhi
senza speranza ne rimedio
dolcemente annegato.
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