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Pubblicata il 17/04/2020
1 Un padre

un padre,
discepolo
fedele
di Bacco
adoratore,
ossessivo,
della
fermentazzione
alcolica,
di uve fresche.

musicista
e tenore,
alla corte
di Colonia,
mediocre,
brutale,
intuì,
nel figlio,
probabilità,
nell'istruirlo,
a divenire,
un prodigio
del piano,
lo instrado,
così,
allo studio,
musicale.

per sfruttarlo,
spremendolo,
spolparndolo,
presentandolo
esibendolo,
come
virtuoso
nei concerti,
nel giro,
compiuto,
dell'Europa.

egoistico,
interesse,
tornaconto,
personale,
compenso,
profitto,
economico
sopprimendone,
la puerizzia.

senza,
alcun,
riguardo,
capitava spesso,
che
con ostinata,
e ubriaca,
autorità,
il tirannico
capo famiglia,
a suo uso,
e consumo,
lo
costringeva,
ad alzarsi,
a tarda notte,
per intrattenere,
gli
ospiti amici,
come un
menestrello,
strumentale,
corredato,
di piano,
violino,
e note,
da fare
ondeggiare,
nell'adulta,
misera,
pochezza
spettatrice.

2 Maturò

maturò,
l'acerbo,
intelletto
maturò,
palesando,
un estro,
indipendente,
sbalorditivo,
con una sua,
e solo sua
originalità.

riusciva,
a lavorare,
il materiale
sonoro,
in un area
limitata
di una
struttura,
dequilibrio,
formale,
rigida,
schematica:

impiantandovi,
una rivoluzione,
moltiplicata,
dei suoi multipli.

faro,
punto cardinale,
dell'emisfero
boreale,
orsa minore.

che brilla
scintilla,
sulle smorte,
linee dei
pentagrammi,
di convenzionale,
e statica frivolezza.

3 Arrivò un giorno

arrivò un giorno,
un giorno nefasto,
un giorno,
in cui il maestro,
compositore,
fu privato
dal crudele destino
avverso,
del senso,
che in lui doveva
essere più sviluppato,
del senso
che in lui doveva,
essere più raffinato.

cacciato
dal mondo dei suoni,
cacciato,
dal suono delle parole,
abbraccio il suicidio,
come unica via possibile,
abbraccio il suicidio,
per aver perso tutto.

ma presto si accorse,
si accorse,
di un miracolo,
un prodigio,
che fece tacere
chi lo dava per finito.

la musica,
era dentro le sue vene,
la musica,
era dentro le sue viscere,
conosceva così tanto
la musica,
che era diventato
lui stesso
musica,
la poteva sentire
dentro di lui,
isolato dal mondo,
la poteva sentire
vibrare,
progredire,
dentro di lui.

isolato dal mondo,
poteva creare,
gli ultimi capolavori,
e lasciare al mondo,
il suo testamento sonoro:

opere ardite,
opere titaniche,
opere intimiste,
opere futuriste.

da quel
momento
la musica
non sarà
più la stessa.

il genio
ha superato
la menomazione,
il genio, 
ha raggiunto
altre dimensioni,
l'impossibile
è diventato possibile
oltre il suono,
oltre lo spazio,
viaggiando
per universi paralleli,
oltre gli elementi,
oltre la materia.

4 Una creazione

una creazione,
capolavoro,
di arte,
universale,
patrimonio,
dell'umanità,
e di tutto
il creato,
nel'ufficialita
certificata.

tutto,
nasce,
su un,
intervallo,
di quinta
vuota la mi,
priva di modale,
l'indeterminatezza
del vacuo.

da queste,
prime battute,
scaturisce,
dall'accordatura,
la scintilla divina,
la genesi del tutto,
la tempesta,
in suoni,
mai uditi prima,
per settanta minuti,
di ideazioni,
fantastiche,
trascendenti,
eterne.

anche Apollo,
signore delle muse,
che traina,
il carro
del sole,
con tutte,
le sue virtù,
poetico,
musicali,
fa la riverenza,
al musicista,
immortale,
messaggero
divino,
spirituale,
onnisciente.
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davvero coinvolgente, molte cose non le sapevo, ti ringrazio per questo

il 17/04/2020 alle 23:56

mi piace

il 18/04/2020 alle 00:19