Le poesie che noi scriviamo
sono rime infiocchettate,
con sagacia e con arguzia,
vengon poi tutte smontate
da colei che le analizza
e le sillabe scompone,
rilevando tanti errori
come in questa filastrocca
che verrà recapitata
nella classe dove i versi
sono in metrica perfetta
e le rime combacianti,
aba bab,
mi è scappata una terzina
che schifezza questa rima,
ottonario o settenario
e compare il mal di testa,
in dialefe un po’ incerto,
sono scarso mica esperto
e se voglio migliorare
una sol le sa contare,
nella stanza al lumicino
lei corregge volentieri,
la poesia viene smembrata,
ricucita e riparata,
nelle Pleadi dove in versi
si declama l’Alighieri,
or vi svelo il suo cognome,
la professoressa Neri.
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