Gelide mani cercano il tepore
nelle rossastre stufe,
ancora accese al tramontato inverno,
che non vuole supplire.
Ed il vento forte che soffia da ovest,
giravolta le foglie
aggrinzite del nespolo intento
a donare i suoi frutti.
Spuntano piccole e verdi fogliuzze
negli arbusti legnosi,
del sonnacchioso e pigro melograno;
fiori rossi setosi,
ora vengon di maggio,
chicchi rossi lucenti, per saziare i palati
ad autunno inoltrato.
La primavera esplode con lieto rumore,
dalle vie sbucano di soppiatto
eleganti fanciulle in audaci canotte,
lievemente baciate
dal tiepido e ancor timoroso sole.
Sono pallide in volto,
hanno un bianco ed innocente sorriso
che allaga l’anima;
lo si ammira estasiati,
con estremo ed incantato stupore.
Dalle rossastre stufe appena spente,
rosse sono le mani,
si riavvolgono i sogni
di un recente domani.
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