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Pubblicata il 10/04/2020
Le mie mani
povere dall’amaro abbandono
trattengono ancora per poco
ciò che rimane di me
a volte sorretto
da vino novello
schiaffeggio le parole
ne faccio dardi
poi infine strangolo
quel nudo apparire
di una fine annunciata
È un brivido amaro
risvegliarmi ora
quando schiocco
le dita
e i sogni miei
sono ormai
polvere senza fine
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Mi è piaciuta. Complimenti!

il 10/04/2020 alle 17:22