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Pubblicata il 03/04/2020
Basta mio Dio, ti prego basta...
il cuor mio non può reggere ancora
a così tanto dolore
ogni volta che guardo questa interminabile fila
di feretri, senza colpe
se non l'aver vissuto più di altri la vita,
ti prego mio Dio, basta...
ogni giorno mi reco qui, col cuore in subbuglio
certo che il dolore sarà anche oggi il mio cibo
e non riesco a trovarne una ragione, o almeno
che sia la giusta opinione
di un sensato modo d'esistere ancora...
perso ho il senso e la cognizione
di un motivo di vita
nulla oramai mi rimasto nel cuore
né una stilla di pianto, né il sapore del dolore
e l'anima mia è in subbuglio
davanti a così tanto dolore,
lunga è la fila dei corpi dei nonni
uomini e donne senza famiglia
a cui è stato negato il normale trapasso, accompagnati dal conforto dei propri cari,
il niente è stato per loro, se non la sofferenza
di chi da vicino ha vissuto
gli ultimi momenti di vita...
chissà mio Dio, quando l'angelo della morte
serrerà le sue ali, e tutto riprenderà vita
chissà oh mio Dio, se riusciremo
a guadagnare il tuo perdono,
ma ora basta ti prego,
il mio essere uomo ti implora
io che son qui per mia scelta
salva almeno la mia anima
da questa vista di morte...
e che sia il mio sacrificio
a farti cambiare opinione
ferma ti prego la spada di fuoco,
in fondo, non erano che dolci vecchietti
che già avevano sofferto in privazioni
ma che molto donavano ai fanciulli
di nuove generazioni...
basta ti prego, il cuor mio
non può sopperire all'immane vista di bare
in fila per un ultimo mancato saluto.
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