PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/04/2020
Caro Babbo Natale,
mi chiamo Rocco, e sono tanti anni che non ti scrivo piu'.
Ti chiederai, e' luglio, cosa vuole questo qua da me?
Ho bisogno del tuo aiuto,
hai tutte le chiavi e riesci ad aprire tutte le porte del cuore,
anche quelle con mille lucchetti.
Non ti ho mai chiesto niente prima,
mi sono sempre accontentato dei regali che portavi.
sono nato a Londra, e chiaramente non parlo la lingua inglese,
ho studiato francese.
L'unica parola che conosco e' Love,
non so cosa significhi, pero' e' bella.
sono tanti anni che non ballo piu',
parte della mia vita e' stata disegnata a matita,
ho dovuto piangere per cancellarla.
Antonella e' una ballerina veramente speciale,
bella, dolce, gentile, ma soprattutto educata.
La sua voce e' espressiva, racconta verita',
e permette di sognare ad occhi aperti.
Caro Babbo Natale,
devi entrare nella sua stanza e mentre dorme,
in silenzio, parlare con il suo cuore, senza svegliarla.
Dille che anche se non mi conosce bene,
c'e' un filo sottile che ci lega: l'anima;
dille che aspetto in silenzio,
oggi, e se vuole anche domani;
dille che scrivo perche' le mie parole non si dissolvano al vento.
Adesso accarezzala con estrema delicatezza,
e quando esci non chiudere la porta a chiave.
Suonero' sempre il campanello prima di entrare
e non spaventero' mai le sue paure.
Non voglio tornare nella camera oscura,
dove le fotografie sono solo in bianco e nero.
E non hanno colore.
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Talmente piacevole e toccante il tuo testo che ,non essere ascoltato è perdere fiducia in questo personaggio unico,fiabiesco...

il 02/04/2020 alle 12:14