Recluso in casa come tutti in questi giorni maledetti mentre riguardavo antiche carte nel mio Archivio mi è venuta in mano questa composizione in data 28.3.1965 (!!!)...dedicata, perlomeno idealmente, al genere maschile la pubblico nel Sito sperando che l’ eco delle grasse risate che susciterà mi giunga attenuata...spero che almeno le Donne le quali, amabilmente, mi seguono nel Sito distendano in un gentile sorriso “giocondiano” il disegno della loro bocca…; ad astra per aspera...
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Ahimè non fu per me tempo d’ amore
poiché nella vita mia non provai che dolore
ma forse tutto ciò lo volevo io
ma non sapevo mai che fare o Dio
ed ora è triste sentirsi tanto stanchi
però purtroppo parecchi son gli ammanchi
errori ed errori e poi ancora errori
furon questi i compagni dei giovanili ardori
tal come colui che godeva per il bene
io provavo piacer per le mie pene
nondimeno un dì la vita mi si mostrò
men avara ed il mio sguardo errò
su quelle Donne dentro al bar sedute
tutte tranne una parevano astute
e per colei che raddrizzò il mio cuore
io non già avvezzo ne provai dolore
il suo sguardo mi colpì così grave
come il granito che l’ uom scava nelle cave
quando io alzai gli occhi sopra lei
vidi un campo dorato i suoi capei
mi persi e le gambe più non ressero
tal fu l’amore che i suoi sensi mi dettero
chi è poeta intender può quei versi
ma chi non lo è tenga gli occhi tersi
poiché o uomini se voi non vi mentite
tutte queste cose in fondo al cuor sentite…
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