Non credo alle mie orecchie,
non do retta alla mia vista,
non esistono i miei sensi.
completamente abulica
vado incontro al nulla,
dopo averlo svuotato di te.
mente e corpo si rincorrono
sulla via del ritorno,
senza raggiungersi mai.
fino al palazzo degli errori
mi accompagna l'avvoltoio
che abbraccia la mia carcassa.
entro in compagnia
nella residenza imperiale,
esco per ritrovarmi in loco.
si apre la tenda al vento,
la finestra è spalancata,
l'ira di Dio si è placata.