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Pubblicata il 15/03/2020
L’epidemia nella storia passata
pestilenza era da tutti chiamata
ogni tanto scoppiava all’improvviso
e all’emergenza si faceva buon viso

la gente se ne stava rintanata
evitava di uscire sulla strada
oppure si allontanava dall’abitato
e si recava in un posto isolato

i morti, poveri loro, venivano ammucchiati
fuori dai centri urbani e poi bruciati
le vie erano in mano di tutti quelli
che convalescenti o guariti dai bacilli

si adoperavano per allontanare i morti
per evitare infezioni anche più forti
i malati erano portati al lazzaretto
dove venivano assistiti un pochetto

da martiri incuranti dell’infezione
che si adoperavano a curare le persone
cambiano i virus, cambia la gente
ma la storia si ripete saltuariamente

il ciclo dei tempi belli quasi non notiamo
come se ci spetti di diritto il tempo buono
ma l’incedere delle pestilenze brutte
ci segna a fondo l’anima con le morti tutte

quelle le teniamo in memoria, se ne parla
a distanza di anni ancora a ricordarla
“la spagnola” che girò nei primi del ‘900
che entrò in ogni famiglia come un vento

e si portò via almeno un componente
soprattutto bambini come fosse niente
e in passato chissà quante ce ne sono state
lasciando città semideserte e addolorate.
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