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Utente eliminato
Pubblicata il 14/03/2020
Esile figura
accartocciata su sé stessa.
Questo, adesso, è l'uomo.

Scivola via
quest'altro giorno
come sasso che sfiora
- a più riprese -
l'acqua cheta d'uno stagno.

Dov'è finita, adesso, la tua arroganza
il tuo sapere, il tuo far male
il tuo - inutile ed ipocrita - pregare...?

questo, adesso, è l'uomo.
Con una mano chiusa
a trattenere il nulla
Nell'altra, ancora aperta,
a far cadere il tutto.
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Non tutti Genziana... non tutti sono così, esistono eccezioni che ti fanno ricredere su di loro , molti attraverso la cattiveria con cui sono stati cresciuti ,negano agli altri quello che purtroppo non hanno mai avuto "AMORE " Prova a regalargli dolcezza...lo vedrai sciogliersi nelle tue mani come semplice panetto di burro...

il 14/03/2020 alle 18:58

fa riflettere, brava.

il 14/03/2020 alle 20:24

Molto apprezzata. saluti

il 15/03/2020 alle 08:37

Forse la preghiera non è mai inutile, alcune volte è ipocrita. A mio avviso, sopra tutte spicca la seconda strofa.

il 15/03/2020 alle 09:05

L'uomo è come le ciambelle, non tutte riescono col buco! Condivido il tuo pensiero Genziana. Complimenti!

il 15/03/2020 alle 11:53

UOMO (dal latino Homo) è la definizione tassonomica dell'essere umano moderno. Quindi, nel caso in cui si scriva di Uomo come soggetto di discussione "filologica" è da intendersi sia maschio sia femmina...; poi, nella cronaca quotidiana è tutta un'altra storia...; ...navigare necesse est, vivere non necesse...

il 15/03/2020 alle 14:56

Giusto il tuo puntare il dito su pochezza dilagante e imperante. Ma v'è anche una mano e più che afferra ciò che poi dall'altra e più sgorga.

il 18/03/2020 alle 19:19