Erano i favolosi anni 80 e la mia piccola città di provincia nel cuore della Sicilia risuonava di feste, pullulava di negozi alla moda, si espandeva con nuovi ed eleganti quartieri. Le canzoni dei Duran Duran e degli Spandau Ballet erano ai primi posti in classifica, erano anche gli anni della diffusione dell'eroina in città e Katiuscia era una splendida ragazza mora della mia stessa età, tutti i ragazzi erano affascinati dalla sua bellezza ed eleganza. Lavorava come vetrinista in un negozio alla moda del centro.
2020. Quel che rimane dei meravigliosi anni 80 sono le vetrine abbassate dei negozi, l'immondizia tutt'intorno, i marciapiedi scassati, gli alberi spenti, la tristezza e la desolazione di chi è rimasto. Anche Katiuscia è rimasta, era una presenza fissa seduta sul muretto che circonda la villa comunale, sempre in compagnia di qualche anziano a condividere una bottiglia di birra.
e' stata trovata senza vita nel suo piccolo appartamento in una strada a ridosso del centro storico, morta da alcuni giorni. In seguito ad una delusione d'amore aveva intrapreso un cammino in discesa, sempre più giù.
dramma della solitudine, lo chiamano. Siamo noi, i piccoli, instancabili eroi, che lottiamo e lottiamo per qualcosa che ci sfugge, come questo tempo, inutile, squallido, che in un incerto mattino di marzo ci consola con un suo timido raggio di luce.
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