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Pubblicata il 06/03/2020
C’erano le rose bianche
e tra le dita i petali
che di velluto intrattenevano
meravigliati sguardi

C’erano le nostre arterie
a pulsare rossi incandescenti
così vivi - così vividi
da ossigenare sguardi mai dispersi

C’era tutta la magia
nell’incantato bosco
dove ogni humus
trovava la radice

- e i nostri umori, erano radici -

Ma un giorno infame
una tempesta vorticosa
così impetuosa - così impietosa
ti strappò via, violentemente, dal mio abbraccio… e da quel giorno, per me…

c’è soltanto vento
a sussurrarmi le parole
- non dette -
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Stupenda Gabry, complimenti!

il 06/03/2020 alle 16:18

molto bella, complimenti gabry

il 06/03/2020 alle 21:52

aggiungo che rileggendola ho avvertito echi di Emily Dickinson

il 07/03/2020 alle 23:09

Inpeccabile ,i nostri umori son le radice perche' da essi dipende la possenza della pianta e l'attenzione va' rivolta alla sua alimentazione ,forse la nostra anima e' come una secolare pianta con meno esperienza,un saluto

il 09/03/2020 alle 11:11

Le emozioni tattili diventano sospiri di vento

il 19/03/2020 alle 02:12