Dalle tenebre approda
inattesa e misteriosa,
non bussa , non chiede,
rapisci anime e le traghetta
nell’ignota valle silente.
o Giglio da bianche
scaglie imbricate,
sorgente non hai
profumo non mandi,
verde è ancor lo stelo,
gelide le foglie,
immobile giaci
sul morbido giaciglio adornato.
gocce di rugiada posansi
sull’incredulo volto arrossato
della sposa amata.
dolori e lamenti,
la genitrice tregua non ha,
è stremata, un fiume
di lacrime versate…sul suo Giglio.
sconcerto , sofferenza e angoscia
assale il prodigo figliol.
l’ immenso dolore
decifrar no sa,
v’è certezza, che
giglio più non vedrà
ricordi nel cuore per sempre
custodirà.