-Se una voce nella notte
scavasse lontananza
ricoperta di mare e cielo
io dilaterei il buio
nel pungente inverno
percorso in silenzio
da stille di malinconia
e tremolii di giovane brina
ancorata alla gelida ombra
una stella senza cielo
intinta di favole
e di bellezza rara.
-Se la storia al bivio
traghettasse la ferita
sulla pallida riva
incatenando il cuore
io supplicherei l’infante
accecato timido arciere
senza pietà e senza cuore
di tessere sicario di parole
la scritta Amore
a effige di vita sul portale
nel ventre del tempo
ricamato di dolore.
-Confiderei questo
al sole nel tramonto
dirompente vita
e ai superstiti in agonia
che chiedessero d’amare.
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