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Pubblicata il 03/03/2003



Consunta, strappata in più punti
la vecchia sedia impagliata
geme sotto il peso cadente
di bianchi capelli vestito
dove a tratti s'affaccia fuggente
un raggio di sole quasi infiltrato

occhi stanchi dal colore del cielo
guardano assenti i muri anneriti
dove il tempo da sempre è fermato,
come acqua che più non sa scorrere
sotto un ponte da tanto invecchiato

passa rombando uno scooter
e grida esultanti di giovani vite
ma nulla fa muover le rughe
che tanto hanno vissuto
e resta a raccoglier uno spicchio di sole
che cade silente su quella mano
ormai rattrappita nel braccio caduto

chissà dove vanno i pensieri
se son persi dietro ai ricordi,
abbaia un cane là in fondo
inseguendo qualcosa
mentre un richiamo si sente
rivolto all'ignoto.




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Tex

...e l'uomo fugge dall'oggi
sognando dal mondo di ieri
sulla vecchia panchina
con il capo appoggiato
sotto raggi di un solo distratto
da nubi indiscrete....

il 03/03/2003 alle 15:41

.....e il passato allieta il presente
ci si annulla in esso
cullando la mente....
sono i ricordi
soltanto essi
a regalarci ancora
briciole di vita......consistenti.
Grazie Luigi per le emozioni che regali con le tue
stupende poesie...Gabriela.

il 03/03/2003 alle 17:50

...e lievi tepori raccoglie
inseguendo momenti furtivi
vanno veloci nel lungo sentiero
a rendere meno pesanti
i giorni di vita che vivi

L.

il 04/03/2003 alle 00:36

...ricordi...
come foglie portate dal vento
le hai sempre vicino
poi passano gli anni
e anche loro ti sfuggono
in un solo momento

L.

il 04/03/2003 alle 00:38