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Pubblicata il 04/02/2020
non sapere più
a chi darmi
non sapere più
se donarmi
perché sono sola
solissima
come sempre
son stata
ma ora sono più stanca
di fingermi compagna
dolce e pacata
e sono orribilmente
svuotata
ancora
non uscirò dal vortice
ed ora
lo so
sono disarmata
nella tempesta di testa
che mi dà colpi oscuri
in faccia
sono disarmata
di fronte a una foresta bestia
che mi sfonda i muri
mi straccia
sono disarmata
e furiosamente innamorata
di tutto
per questo mi sento
un amante
del niente
assoluto
e sto muto
sul prato
col fiato sospeso
sono di nuovo me
ed ho paura
perché non ho fine
e quest'immensità
mi tortura
mi corrode
forte

acido placido
del giorno che cuoce
rancido sadico
della notte che scuce
le mie deboli trame di vita
insorte

non sapere più
dove cercare
perché ho trovato me
ed ho perso il tutto
la meta mancata
il lutto

era così facile vivere da inconsapevole bambina
e così facile provare dolore ogni volta
piangere sul pavimento sporco della cucina
accusare gli altri perché sono senza risposta

ma ora sono gioia pura di essere e basta
e così ferrosamente triste
e non so più
perché

non sapere più
di me
mi fa essere più me
di sempre
e così debolmente
viva
da sentirmi troppo
fina
per questa pesante
realtà
che grava
sulla mia vuota
palazzina
abbandonata nella
città
vetrina
che son stata
fin qua
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